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Cos'è un motto? di Fabiola

Posted by Marica Minio on 02:42
Prima di tutto vediamo cos'è un motto: è un'azione linguistica; è un'azione innovativa, in quanto di crea; è un'azione pubblica. Il motto è quindi prima di tutto azione, è un parla-agire al cospetto degli altri ed è per questo motivo che mi è saltato in mente di associarlo alla teoria e pratica di cui parlava Marica. In fondo noi comunicatori lavoriamo (o dovremmo lavorare)con le parole e soprattutto al cospetto degli altri. Penso che sia proprio la suddivisione dei motti, fatta da Freud nel suo stesso libro e le relative regole per la creazione del motto, ad essere di fondamentale importanza per capire quanto sia pratico e di grande ausilio in lavori ad esempio nel mondo del giornalismo ed in quello della pubblicità. Mi metterò alla ricerca di qualche motto esemplificativo per sviluppare ulteriormente il mio discorso.

4 Comments


Sabrina Ziccarelli
L'associazione con Freud è secondo me valida! Interessante anche il fatto che grazie al motto di spirito si riesce ad agirare l'ostacolo che può essere dato da inibizioni sociali, a cui fin dall'infanzia siamo sottoposti, e si schiudono fonti di piacere inaspettate. Alla luce di ciò forse quando ci chiamano da un call center sarebbe meglio smascherarli direttamente e dire:"lo so che lei mi chiama per vandermi qualcosa!" :-)


"..la pratica dell'umorismo non viene assistita da una teoria dell'umorismo"
Gilbert Ryle


Salve a tutti!!!
Sono stata invitata da Marica a partecipare a questa discussione di cui non ero ancora venuta a conoscenza e che credo invece essere di fondamentale importanza anche per il lavoro che sto sviluppando io sul mio blog in occasione della "rete" prevista da ambienti digitali....
Mi sono concentrata sull'accostamento tra Freud , ciò che abbiamo conosciuto attraverso il motto di spirito , soprattutto, e personaggi di spicco come Benigni che sulle sue "battute" ha costruito il suo successo. Non mi sono soffermata troppo sul discorso filosofico, o almeno non fino in fondo, proprio perchè come Fabiola credo che le classificazioni dei motti non siano poi l'aspetto più interessante per il nostro lavoro, bensì le sue caratteristiche , ciò che il motto provoca al pubblico sia quello su cui vertirà il nostro futuro...Io sono ancora all'inizio dei post sull'argomento per quanto riguarda il blog , ma preparerò ulteriori interventi chiarificatori. Mi farebbe perciò piacere proseguire questa discussione insieme a tutti voi....Vi lascio qui anche il link del mio blogspot giusto così per dare un'occhiata:
http://paroleinlinea07.blogspot.com
Un attimo fuori da quello di cui stiamo parlando volevo davvero ringraziare coloro i quali (ragazzi, prof) hanno messo su questa collaborazione....da quando ho iniziato a interessarmi a tuuto quello che i miei colleghi hanno da dire , per quanto riguarda la comunicazione o settori affini, mi si è aperta la mente!! La trovo veramente una cosa coinvolgente e utile per noi tutti!!!
Un saluto....e spero questo dibattito continui ancora!!


Quello che di più mi piace del motto di spirito è il fatto che riesce ad agirare l'ostacolo creato da inibizioni a cui, nella nostre società esesperatamente moralista,siamo sottoposti fin dall'infanzia,creando consensi e schiudendo fonti di piacere inaspettato

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