tag:blogger.com,1999:blog-1754100200086221512024-02-20T10:17:45.793-08:00Real UniversitySi tratta dell'ingresso nel mondo dei callcenter di uno studente di fscc, Marika Minio. Ne parla martedì 21 nell'aula N del cubo 18c agli studenti riuniti per la lezione di Ambienti Digitali.Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-41366680892531394712009-06-21T11:24:00.000-07:002009-06-21T11:26:03.730-07:00Carta d’identità Minio Marica<p class="MsoNormal">Marica Minio nasce digitalmente all’età di sei anni,nel lontano 1993, quando i suoi genitori pensano di stimolarla, in senso conoscitivo, con l’acquisto di un computer (MS-DOS) e di una enciclopedia in floppy per bambini. Piccola e esile riuscirà a farsi le ossa trascinando per casa la suddetta enciclopedia costituita da una valigia contente circa 500 floppy. L’esperienza<span style="mso-spacerun:yes"> </span>MS-DOS non fu delle migliori, ma suscitò in lei un crescente amore per arkanoid. Seguirono l’acquisto di più console di videogiochi ma la svolta decisiva arriverà nel dicembre 1997 con l’acquisto della nascente Play Station. L’evento creerà in lei un atteggiamento leopardiano di rifiuto del mondo costringendola a ritirarsi sempre più nell’opera di Tomb Raider. L’anno successivo inizia un lungo pellegrinaggio, cui seguirà una crisi mistica che spingerà all’acquisto di un nuovo pc, finalmente un windows<span style="mso-spacerun:yes"> </span>‘98. Nel 1999 l’acquisto del primo cellulare di ultima generazione, dal peso di oltre 20 kg le fa rimpiangere la vecchia enciclopedia. La dipendenza dall’oggetto in questione sarà in continua crescita, con quantità di sms sempre superiori. Comincia così a prendere confidenza con il linguaggio sms “cm; xkè; qnd; cmq” sono solo alcuni dei modi di scrivere che la porteranno ad una grave confusione negli studi classici. Dal 2001 cominceranno le esperienze on-line. Si tratterà di un periodo duro, la sua personalità già scossa subirà ulteriori crolli nervosi a causa dell’attesa della<span style="mso-spacerun:yes"> </span>56kb. Nel 2004 crea il suo primo indirizzo di posta. Ma sarà solo nel lontano 2006 che potrà finalmente avviarsi ad un’attività seria e ben gestita grazie all’ADSL e all’acquisto di un pc portatile. Creerà il suo contatto msn e scoprirà a breve badoo per poi cancellarlo immediatamente. Nascerà il suo primo space che la impegnerà in ricerche di primo ordine tra sfondi e scritte glitterate. Nel<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2007 aderirà all’orientamento “orfeiano”( esercitazione di informatica 1) dopo un lungo atteggiamento di rifiuto la tendenza dello smil prenderà il sopravvento in maniera definitiva. L’orfeianesimo la porterà ad una conoscenza sempre più approfondita del linguaggio html e dei mezzi di google. Nel 2009 l’esordio su Elleboro crearà uno scompenso considerevole nelle sua formazione. Ignorante, oca, gallina, presuntuosa saranno solo alcune delle dolci parole che il panorama intellettuale e interattivo le riserverà. Ormai dedita alla rinuncia compirà in un contesto così arduo la sua rinascita digitale che la vede ancora interattivamente impegnata.<br /></p>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-17015728639517145142009-05-08T04:29:00.001-07:002009-05-08T04:33:20.031-07:00MA IL GIORNALISMO…..???! di Pasquale Bellusci<a href="http://www.news.rai.it/Contents/news/63400/testatequotidianiart.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 330px; CURSOR: hand; HEIGHT: 212px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://www.news.rai.it/Contents/news/63400/testatequotidianiart.jpg" border="0" /></a><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">Il mio bilancio di questi primi due anni nel nostro corso di Laurea (FSCC) non è proprio rose e fiori! Io, come la maggior parte dei miei colleghi, iscrivendomi a “FILOSOFIA E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELLA CONOSCENZA”, non avrei mai potuto immaginare che l’indirizzo,forse,più famoso nel nostro Paese per gli sbocchi che può dare nel campo del giornalismo, avrebbe potuto trascurare così in modo evidente il “mondo dell’informazione”. Sono ben conscio dell’importanza dei pensieri dei vari Saussure, Arendt ecc. Ma la domanda che mi pongo ogni istante da quando sono entrato in FSCC, é perché quei pochissimi corsi (la maggior parte seminari) riguardanti il giornalismo non usufruiscano di una maggiore disponibilità di ore di lezione!!? Può valere un semplice esame di Storia dell’Arte (con tutto rispetto per questa materia) più CFU rispetto ad un esame riguardante la stampa, in un corso di Laurea come il nostro???? La mia speranza è che una volta uscito dall’Università, riuscirò a rispondere a questa domanda, perché se così sarà, vorrà dire che non si è trattato di tempo perso!!!!</span>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-23178224893163041522009-05-08T03:45:00.000-07:002009-05-09T00:28:45.705-07:00Ryle:manuale d'istruzioni.<div align="justify"><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">Il problema stesso che affligge tutti noi, nell'incapacità di trovare un punto di connessione tra concetti e agire concreto, è affrontato e superato in maniera mirabile da Gilbert Ryle nell'opera "IL CONCETTO DI MENTE". </span></div><div align="justify"><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">Ryle dimostra chiaramente l'errore del sistema cartesiano, nella tradizionale distinzione tra mondo fisico e mentale, superando così il dualismo senza tuttavia arrivare al riduzionismo nè essere costretto ad ammettere l'idea di anima.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">Questo gli permette di sostenere che<span style="color:#ff0000;"> conosciamo veramente qualcosa solo quando sappiamo fare uso di questo sapere.</span>Ryle e la sua "teoria" diventano allora per noi un vero e proprio:"MANUALE D'ISTRUZIONI".</span></div><br /><p align="justify"><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">"Essere intelligenti non vuol dire semplicemente soddisfare certi criteri, bensì applicarli; vuol dire regolare le proprie azioni, non semplicemente compierle in maniera regolare. <strong><span style="font-size:180%;">Si dice che una persona aggisce accuratamente o con abilità quando, nel compiere l'azione, è pronta a rilevare e correggere gli errori, a ripetere e migliorare in base ai successi riportati, a trarre vantaggio dall'esempio altrui, e così via</span>."</strong></span></p><br /><a href="http://www.myartprints.co.uk/kunst/auguste_rodin_625/thinker_le_penseur_hi.jpg"><img style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 270px; CURSOR: hand; HEIGHT: 335px" alt="" src="http://www.myartprints.co.uk/kunst/auguste_rodin_625/thinker_le_penseur_hi.jpg" border="0" /></a> <span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">"..la leggenda intellettualistica è falsa<strong>..<span style="font-size:180%;">quando diciamo che una certa attività è stata intelligente, ciò non implica una doppia operazione, un'operazione costruita prima dall'esame e poi dall'esecuzione dell'azione</span>."</strong></span>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-74381735109463176912009-05-08T02:43:00.000-07:002009-05-08T02:47:42.988-07:00Freud e le agenzie pubblicitarie di Mariuccia Devuono<span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;">Prima di passare agli esempi avrei un suggerimento: perchè non partire dall'introduzione del libro di Freud? Se lo leggiamo con attenzione è semplice cogliere i riferimenti che fa Fabiola al mondo del giornalismo ma soprattutto penso a quello della pubblicità.<br />Gli elementi che Freud seleziona leggendo gli altri autori, </span><span style="font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:130%;"><span style="color:#000000;">come caratteristiche proprie del MOTTO DI SPIRITO sono:<br /></span><span style="color:#ff0000;">l'ACCOSTAMENTO DI ELEMENTI DISTINTI</span>, cioè due fatti, due proprietà che non sembrano avere nulla a che vedere nel motto sono avvicinati l'uno all'altro in maniera inaspettata;<br />vi è un <span style="color:#ff0000;">EFFETTO DI STUPORE ED ILLUMINAZIONE</span>, cioè in un primo momento di fronte a questa azione innovativa, che è la battuta di spirito, restiamo stupiti, non capiamo, subito dopo invece ci appare chiaro, e quindi vi è un effetto di illuminazione;<br />terzo elemento è <span style="color:#ff0000;">l'ESSENZIALE CONCISIONE</span>, sembra che quello che si dice venga detto con poche parole.<br />In uno spot pubblicitario c'è tutto questo.<br />Se Hannah Arendt Marica la vede perfetta nel tenere corsi ai call-center, per me </span></span><strong><span style="font-family:trebuchet ms;font-size:130%;color:#ff0000;">Freud sarebbe perfetto nel tenere corsi all'interno di agenzie pubblicitarie!!<br /></span></strong>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-45315222049411155132009-05-08T02:42:00.000-07:002009-05-08T02:49:19.592-07:00Cos'è un motto? di Fabiola<span style="font-size:130%;">Prima di tutto vediamo cos'è un motto: è un'azione linguistica; è un'azione innovativa, in quanto di crea; è un'azione pubblica. <span style="color:#ff0000;">Il motto è quindi prima di tutto azione, è un parla-agire al cospetto degli altri ed è per questo motivo che mi è saltato in mente di associarlo alla teoria e pratica di cui parlava Marica.</span> In fondo noi comunicatori lavoriamo (o dovremmo lavorare)con le parole e soprattutto al cospetto degli altri. Penso che sia proprio la suddivisione dei motti, fatta da Freud nel suo stesso libro e le relative regole per la creazione del motto, ad essere di fondamentale importanza per capire quanto sia pratico e di grande ausilio in lavori ad esempio nel mondo del giornalismo ed in quello della pubblicità. Mi metterò alla ricerca di qualche motto esemplificativo per sviluppare ulteriormente il mio discorso.</span>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-175410020008622151.post-19276855675116639062009-05-06T04:28:00.000-07:002009-05-06T04:33:54.329-07:00Quando Saussure vende al telefono.<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: Verdana; font-size: 13px; "><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza: significa chiedersi il perché di tanta astrazione, di tanto teorizzare, proprio in quel mondo che vive solo in atto, che trova senso solo ed esclusivamente nel momento in cui diventa realtà, “vita activa”.</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Si può dare un senso a tutto, si può trovare </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">la chiave di lettura</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> di un edificio così complesso e, apparentemente, ingarbugliato.</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Come? Scendendo nel mondo, in quello vero, entrando nello spazio della </span></span><span style="color: rgb(0, 0, 255); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">comunicazione pura</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">.</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Dove si trova? Beh molto più vicino di quanto si possa credere. La comunicazione con la C maiuscola vive, in modo sconvolgente e coinvolgente, nei </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">CALL CENTER</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">. Tutto potrà sembrarvi banale e assurdo, frutto di un delirio da alcool magari, invece la mia proposta è: provare per credere.</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">All’inizio della mia esperienza ero scettica, poco convinta e pure scocciata. Io amante della filosofia, figlia illegittima di Saussure che ci faccio in un grande capannone tra tutta questa gente che sembra uscita dall’ultimo film assurdo della Walt Disney? Dopo questo senso di rifiuto che, lo ammetto nasce del mio ego filosoficamente smisurato, trovo il seme della vita. <br /></span></span></span></p><hr size="2"><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Una ventina di compagni d’avventura per un corso di formazione lampo. <br /><br />Tema del primo giorno: come comunicare, come entrare nel privato di un cliente in modo poco invadente ma col mordente adatto ecc..ecc.. Qui do un senso a tutto quando sento la frase magica: <br /></span></span></span></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">“Ogni telefonata è unica, ogni modo di dire:<br />-pronto, buonasera sono XXX la chiamo per conto del servizio commerciale di XXX<br />- è originale, non si riproporrà mai nello stesso modo” </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /><br /></span></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">qui mi illumino. La mia mente rievoca i residui saussuriani che ancora permangono, comincio ad entrare anch’io nella “follia” del prof. Gambarara. <br />“ L’esecuzione è sempre individuale, l’individuo non è sempre il padrone; noi la chiameremo parole.” Ecco che quel Saussure tanto citato trova subito un senso, prende vita, si rivolta nella tomba. Ma siamo solo all’inizio. Il corso scivola velocemente verso il punto focale. Non bisogna mia dimenticare che dobbiamo vendere qualcosa al cliente, se un servizio o una batteria di pentole poco importa, l’importante è essere flessibili, adattarsi al cliente, capire al volo cosa proporre ma soprattutto come proporlo. <br /></span></span></span></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">“Noi parliamo al telefono, non vediamo il cliente in faccia, non possiamo far leva sugli elementi che la comunicazione non verbale mette a nostra disposizione, al telefono possiamo fare affidamento solo sulla comunicazione paraverbale.” </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /><br /></span></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Comincio a sentirmi veramente a casa. <br /></span></span></span></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">“ il corretto utilizzo della voce è, nel nostro campo, di primaria importanza, non possiamo farne a meno.” </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /><br /></span></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Penso subito al feedback del modello classico della comunicazione, anche al telefono è fondamentale. L’argomento entra nel vivo e comincio a scoprire un mondo nuovo, nel quale mi sento perfettamente e mio agio. <br /><br />Qui scopro come funziona una telefona. I momenti chela costituiscono, incastrandosi perfettamente sempre con mobilità assoluta, sono </span></span><b><span style="color: rgb(255, 0, 0); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">5</span></span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">:</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Apertura</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">: ossia l’entrata in casa del cliente, è un momento decisivo, se in questa fase iniziale, infatti, si riesce a catturare l’attenzione del fruitore del nostro messaggio abbiamo centrato il punto, compiuto un passo considerevole.</span></span></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Da qui si possa poi all’</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Intervista</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">: quel momento in cui è necessario porre delle domande al cliente per capire quale esigenze sono per lui prioritarie, a questo punto è conveniente preferire le domande aperte che permettono di stabilire un relazione col cliente e fanno in modo che quasi involontariamente ci fornisca una serie di informazioni che saranno preziose. E’ proprio su queste basi che l’</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Argomentazione</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> costruisce il suo edifico: raccolte, infatti, quelle notizie di cui avevamo bisogno è i momento adatto per proporre al cliente il prodotto. <br /><br /></span></span></span><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Entra in campo, a questo punto, il metodo che </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">NE CAVA</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">. Ossia </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">NE</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">cessità, </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">CA</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">ratteristiche e </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">VA</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">ntaggi. E’ secondo questo ordine che coinvolgiamo il cliente, dimostrandogli che non può fare a meno di quello che gli proponiamo, che ne ha bisogno e che non potrà trarne che vantaggi considerevoli. </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /></span></span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Secondo tale modalità il cliente con razionalità e lucidità segue il nostro discorso per scoprire che lo condivide e acquisire la consapevolezza che in realtà non mai fatto caso ai costi troppo elevati o alla necessità di una batteria di pentole col fondo di 6 cm. Ovviamente le cose non vanno, generalmente cose “lisce” .</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /></span></span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Il cliente avrà ovviamente qualcosa di cui lamentarsi, che non lo convince fino infondo, il buon venditore(comunicatore) deve, ovviamente, trasformare le obiezioni del cliente in note positive del prodotto che pubblicizza. </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /></span></span></div><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br />Superata così brillantemente la quarte fase, quella delle </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">obiezioni</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> appunto, il gioco è fatto. <br />Ci si avvia così alla </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Chiusura</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> o meglio al raggiungimento dell’accordo con il cliente.</span></span></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Ecco cosa si impara in </span></span><span style="background-color: rgb(255, 255, 0); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">tre giorni di formazione</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> per un </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">call center outbound</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">. <br /><br /></span></span></span></p><hr size="2"><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">La cosa bella di questa esperienza è che, non solo ho visto come vanno le cose in un ambiente professionale della comunicazione, ma che mi sono venuti una serie di dubbi. Tra i tanti una questione, in particolare, comincia a martellarmi la testa: le telefonate sono performativi? Se la definizione di performativo sia:” qualcosa che non può essere compiuto se non con l’uso delle parole” allora ogni “pronto” è un performativo. Su questo punto comincio ad essere confusa e vorrei chiedere a voi di aiutarmi ad uscire dal labirinto linguistico nel quale sto camminando alla cieca.</span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> </span></span></span></span></p><hr size="2"><p class="MsoNormal" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Vorrei concludere facendo riferimento al blog già aperto su elleboro dove si parla dei call center e si fa esplicito riferimento all’incompetenza di alcuni operatori o all’insistenza. <br /></span></span></span></span></p><div style="margin-left: 40px; margin-top: 0px; margin-bottom: 0px; "><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Per quando riguarda </span></span><span style="color: rgb(102, 102, 102); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">la prima questione</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"> (l'</span></span><span style="color: rgb(0, 0, 255); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">incompetenza</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">) credo che sia dovuta al fatto che questi corsi di formazione sono lampo,è vero, ma non mal fatti. Purtroppo vengono fornite delle pillole, cioè un sapere compresso, coloro che come noi hanno già una base a cui agganciarlo e fare riferimento, trovano in questo sapere un senso forte e profondo. </span></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /></span></span><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Coloro che ovviamente non dispongono di questi mezzi finiscono per diventare automi con cuffia e microfono che cercano di vendere qualcosa che loro non prenderebbero nemmeno i regalo. </span></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';"><br /></span></span><span><span><span style="color: rgb(153, 153, 153); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">Il secondo punto</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">( l’</span></span><span style="color: rgb(0, 0, 255); "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">insistenza</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms';">) beh credo che noi meglio di altri dovremmo sapere che non è insistenza o disturbo ma solo New Economy.</span></span></span></span></div></span>Marica Miniohttp://www.blogger.com/profile/07101484636900185591noreply@blogger.com10